INTRODUZIONE

A Pisticci la Pasqua è una delle feste religiose più sentite. 
La Domenica delle Palme è consuetudine che i fedeli si ritrovino presso la chiesa di S. Rocco, dove la gente festante ascolta la lettura del Vangelo che ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme ed attende la benedizione dei ramoscelli d’ulivo da parte del sacerdote.
Dopo la benedizione, con solennità, si svolge la processione delle Palme che, partendo dalla Chiesa di S. Rocco, attraversa il rione Osannale, che, proprio da tale manifestazione e dalla presenza di un altare con una croce, trae la sua denominazione, per poi giungere nella Chiesa Madre, dove ha inizio la funzione religiosa.
Si entra nel vivo della Settimana Santa con la funzione serale del Giovedì Santo quando la gente della comunità, nelle parrocchie di appartenenza, partecipa al rito della lavanda dei piedi, prima delle grandi rappresentazioni, e poi compie la visita ai Sepolcri nelle varie chiese cittadine e la veglia notturna a Gesù morto. 

Il Venerdì Santo è il grande giorno, un appuntamento importante con la solenne processione dei Misteri, un lunghissimo, lento, mesto corteo accompagnato dalle marce funebri eseguite dalla banda cittadina e da canti tradizionali che, partendo dalle varie parrocchie cittadine, si incontra e si fonde in piazza Plebiscito, percorrendo poi le più importanti vie del centro, dietro i simulacri della Addolorata vestita di nero e del Gesù Morto, portati a spalla da devoti e scortati da otto donne vestite a lutto, dietro cui si muove tutta la città.
Praticamente la lunga processione finisce a notte fonda nella grande piazza Umberto con la benedizione dei fedeli e lo scioglimento delle processioni che separatamente raggiungono le sedi di partenza.
Un rito tradizionale di drammatica commozione, estremamente seguito e sentito dalla popolazione pisticcese, che viene celebrato solennemente anche in altre parti del territorio e che è la testimonianza di come qui, la fede e la religiosità siano sentimenti ben radicati e ancora molto forti.

Fino a qualche lustro fa a Pisticci centro, le processioni del Venerdì Santo, nell’arco della giornata, erano addirittura quattro.
Si iniziava alle prime luci dell’alba con la processione di S. Giovanni, a cui seguiva quella del Convento, nella tarda mattinata, per finire a notte inoltrata con quella della Chiesa Madre e della Immacolata Concezione.
Profondi cambiamenti si sono poi verificati rispetto alle tradizionali consuetudini della Settimana Santa, per cui da qualche decennio, la processione del Venerdì Santo, per volere dei parroci, è diventata unica ma certamente più solenne, con la partecipazione di tutte le parrocchie e di migliaia di fedeli.
Suggestive sono le processioni del Gesù Morto nelle frazioni di Marconia e di Pisticci Scalo. 
La sera del Sabato Santo, durante la celebrazione della Veglia pasquale, sul sagrato della chiesa buia e silenziosa, è acceso un fuoco e con questo si accende un grande cero, posto vicino all’altare maggiore. Dopo la benedizione del fuoco, c’è quella dell’acqua, con la quale il sacerdote benedice i fedeli presenti in chiesa.
Giunta ormai la mezzanotte, le campane cominciano a suonare festanti: esse, infatti, annunciano la resurrezione di Gesù.

- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal web.
- Foto tratte dal sito http://www.pisticci.com